Chi siamo
Ciò che facciamo
Make-A-Wish Svizzera realizza desideri che cambiano la vita dei bambini di età compresa tra i 3 e i 18 anni che vivono con una grave condizione medica per dare loro Speranza, Forza e Gioia.
La vita di un bambino non dovrebbe avere niente a che fare con malattie, ospedali e diagnosi, ma piuttosto con la meraviglia, la gioia e la speranza.
A volte, quando non si sta bene, i sogni diventano ancora più importanti. Noi di Make-A-Wish lavoriamo per realizzare quei sogni dei bambini a cui è stato negato il diritto ad un’infanzia spensierata.
Facciamo in modo che ogni bambino, insieme alla propria famiglia, viva il più magico dei momenti, perché, come ha scritto lo scrittore Cesare Pavese, « Non ricordiamo i giorni, ricordiamo i momenti ».
Il lavoro di Make-A-Wish è prima di tutto offrire momenti unici e preziosi a bambini molto malati. Momenti che permettono loro di dimenticare la malattia per un po’ e che lasciano ricordi meravigliosi.
Ricevere consigli da Roger Federer, diventare un cercatore d’oro, sorvolare le Alpi in elicottero, vedere il mare per la prima volta, incontrare il proprio eroe, essere uno chef per un giorno, o incontrare un premio Nobel per la fisica al CERN; i nostri desideri sono unici e soprattutto magici.
Lavoriamo a stretto contatto con personale sanitario in Svizzera che ci segnala i bambini idonei al nostro progetto.
L’obiettivo è quello di raggiungerne sempre di più e offrire loro un grande momento di felicità in compagnia della propria famiglia.
NON POSSIAMO FARE QUELLO CHE FACCIAMO SENZA LA GENEROSITÀ DI PERSONE COME TE!
Chi siamo
La Fondazione Make-A-Wish della Svizzera e del Liechtenstein è una fondazione di beneficenza sotto la supervisione del Dipartimento federale dell’Interno. È stata istituita nel 2003 con la missione di esaudire i desideri più sentiti dei bambini affetti da malattie potenzialmente letali. I beneficiari sono bambini di età compresa tra i 3 e i 18 anni che vivono o ricevono cure mediche in Svizzera e nel Liechtenstein. Dalla sua nascita, l’ente svizzero ha esaudito più di 750 desideri.
La nostra missione è portare speranza e coraggio ai bambini che lottano contro una grave malattia, oltre a tanti momenti di felicità che permettano loro di evadere dalla difficile vita quotidiana. Un desiderio sarà sempre esaudito insieme ai suoi cari, in modo che tutti i membri della famiglia del bambino ne traggano beneficio.
Legalmente e finanziariamente indipendente, la nostra fondazione è quindi soggetta alle regole svizzere, ma è anche un’affiliata della rete Make-A-Wish International. Ciò significa che agisce in conformità con i principi guida e l’uso del marchio Make-A-Wish che vengono dati a livello internazionale. Alla fine del 2022, la rete contava 39 affiliati ed era presente in 50 Paesi.
Il grande valore aggiunto di far parte di questa rete, oltre a beneficiare della sua reputazione e di alcune partnership globali con donatori aziendali, è il sostegno reciproco tra gli affiliati. Ad esempio, quando il desiderio di uno dei nostri bambini si realizza al di fuori dei nostri confini, l’organizzazione Make-A-Wish del Paese in questione ci aiuterà a prendere contatto, accogliere la famiglia e organizzare il desiderio.
Make-A-Wish Svizzera e Liechtenstein ha attualmente sede nel Cantone di Vaud. Qui ha sede il team operativo. Negli altri cantoni sono presenti staffette di volontari, in modo che la Fondazione sia rappresentata in tutto il Paese. Oltre a queste forze, la Fondazione può contare sul sostegno volontario del suo Consiglio di Fondazione, del suo Comitato medico e dei suoi Patroni e Ambasciatori.
Make-A-Wish Internazionale
Nel 1980, un ragazzino americano di nome Chris, malato di leucemia, sognava di fare il poliziotto. La realizzazione del suo desiderio ha ispirato un gruppo di volontari a creare un’organizzazione per fornire esperienze magiche ad altri bambini malati.
Da allora, questa organizzazione è cresciuta. E’ presente in 48 paesi e ha finora realizzato più di 350.000 desideri in tutto il mondo grazie ad uno staff dedicato e oltre 35.000 volontari.
